La Regola di Ordo Militaris Catholicus

Allocuzione a tutti coloro che leggono questa Regola

Foto: Una copia della Regula Latina, l’antica regola dei Cavalieri Templari

1. A tutti i Cattolici che disprezzano una vita di mediocrità, orientata a vivere nel proprio interesse, che aspirano a mantenere e proteggere la Fede Cristiana e il Regno di Nostro Signore Gesù Cristo sulla terra, a difesa e liberazione dei loro fratelli Cattolici, anche a rischio della propria vita e incolumità, Noi vi ammoniamo, perché fino ad ora avete condotto vite mondane, in cui il servizio di Gesù Cristo non è la sola vostra unica ambizione, ma intraprendiate la Compagnia e il Sodalizio della Croce con gli uomini che Dio ha scelto dalla massa della perdizione e che Egli ha ordinato attraverso la Sua Misericordia a difendere la Santa Madre Chiesa; esortiamo sempre l’impegno nella nostra compagnia.

2. Chiunque sia membro del nostro Ordine, insieme alla professione di fede, deve unire una pura diligenza e ferma perseveranza nella vita, in modo che colui che è degno, santo e nobile, avrà il merito di prendere parte alla Compagnia dei Martiri che danno la propria anima a Gesù Cristo. In questo nostro Ordine, dobbiamo ridare vita alla tradizione del cavalierato Cristiano, che difende gli innocenti, i poveri, le vedove, gli orfani e le chiese, e non cerca di saccheggiare, spogliare o uccidere gli innocenti con l’aiuto della spada.

Qui Inizia La Regola di Ordo Militaris Catholicus

3. Che tutti voi Cattolici che rinunciate alle vostre volontà per servire il nostro Re dell’Universo, Cristo Nostro Signore, per la salvezza delle vostre anime, per un tempo determinato, si sforzino, con puro e semplice desiderio, di seguire la Messa giornaliera in qualsiasi posto si trovino ma, se si è impossibilitati, possano recitare 12 Padre Nostro con un Requiem Aeternam per le povere anime. E per esserne degni, se dovesse essere necessario, dopo una devota confessione.

4. Se un soldato secolare o un semplice uomo desidera lasciare la massa perduta, abbandonare la vita mondana e condividere la Nostra compagnia, lascia che non gli sia consentito di essere accolto immediatamente, come insegna l’apostolo Paolo: “Verifica ogni spirito per vedere se è di Dio”. Se è interessato ai gradi dei membri dell’Ordine, lascia che la Regola gli sia letta ad alta voce. Se desidera osservarla scrupolosamente e se fa piacere al Maestro dell’Ordine o al suo delegato e ai fratelli ad essere ricevuto, lascia che riveli il suo desiderio di fare richiesta per unirsi al nostro Ordine, con cuore puro, posando la sua mano sul Vangelo, inginocchiandosi davanti alla Croce di Nostro Signore, e impegnandosi così : Per Amore dell’Altissimo Signore e Re, Gesù Cristo, Io mi impegno al servizio di xxx anni come un xxx (grado di servizio), in difesa dei miei fratelli Cristiani e per la liberazione delle loro persone, proprietà e terre, anche a rischio della vita e della mia integrità; per questo scopo Io prometto obbedienza al Maestro dell’Ordine e mi impegno a prendere la Croce! A questo punto i fratelli intorno risponderanno: “Deus Vult! Non c’è più grande amore che dare la vita per amore dei suoi fratelli! Fiat! Fiat. Amen!  —- Dopo di che il Maestro e i suoi delegati porgeranno al nuovo fratello una croce di legno, che sarà baciata e venerata. E, alzandosi, lascia che gli venga affidata a lui, insieme all’insegna del nostro Ordine, dal Maestro o Delegato, dicendo “Benedetti gli uomini che meritano di indossare la nostra Insegna. Possa esserci onore nella vita e gloria del mondo che verrà! , e poi che sia accolto da tutti i fratelli.

5. Che ci siano 3 gradi di merito nell’Ordine: l’Uomo di volontà, l’Uomo del servizio, l’Uomo delle liste. L’Uomo di volontà, che provvede alle proprie spese e non ha un salario; l’Uomo del servizio, che non ha salario e si appoggia all’Ordine per le sue spese; l’Uomo delle liste, che per necessità della sua famiglia accetta un modesto salario. Che il primo sia onorato, il secondo ringraziato, il terzo rispettato.

6. Che tutti i nostri fratelli che hanno raggiunto il Grado Militare nel mondo, precedentemente la loro professione, mantengano lo stesso grado nell’Ordine. Che coloro che furono ufficiali, siano numerati tra i nostri comandanti in campo; che coloro che sono religiosi o fanno parte del clero, siano numerati tra i nostri comandanti del consiglio. E che tutti coloro che si distinguono in battaglia, ricevano il dovuto riconoscimento e onore.

7. Che sia dovere del Maestro e del Consiglio decidere su tutto ciò che riguarda l’ordine, ma sia dovere del Consiglio dei Comandanti in Campo pianificare ed eseguire tutte le azioni di security e militari intraprese dall’Ordine. Che il Maestro sia uno, il Consiglio sia formato da 12 persone e il Consiglio dei Comandanti dipenda dalle circostanze e dai fratelli che gli obbediscono.

8. Che i fratelli, che non siano infermi, debbano astenersi dal mangiare carne ogni venerdì, eccetto per il Natale, in onore della Passione di Nostro Signore, e che nessun fratello permetta ad un altro di cominciare a bere durante tutto il periodo. E che non si consumi nulla che alteri la naturale disposizione alla purezza del corpo o alla sobrietà mentale.

9. Che tutti i nostri fratelli onorino la festa del Santo Patrono del Nostro Ordine con una messa e un pasto in comune, per quanto questo sia possibile.

10. Che nessun fratello inciti un altro in liti o offese, e che tutti si sforzino a mantenere la pace tra i fratelli, esortando alla riconciliazione quando offesi.

11. Che i nostri fratelli non nomino il nome di Dio in vano o in maniera blasfema, e che tutti si sforzino di sradicare questo vizio dalle abituali conversazioni. E che tutti non si sentano di deviare in nessun modo dalla Fede Cattolica.

12. Che nessun fratello trasgredisca la modestia Cristiana né tolleri un altro a farlo; e che non venga trovato nessuno che mantenga un atteggiamento favorevole alle impurità.

13. Che tutti gli sforzi per mortificare la loro carne è necessaria per la loro condizione, e che nessuno induca un altro all’ingordigia o al vizio.

14. Che tutti i fratelli , che sono laici, si sforzino di essere addestrati alle arti della guerra e nel discernimento richiesto di usarle per cose buone e non per passione. Che sorveglino e proteggano il bene dell’Ordine e non tollerino che venga depredato da nessuno, fratello o estraneo. E che mantengano l’equipaggiamento di guerra in buono stato e pronto all’uso.

15. Che tutti i fratelli raccomandino loro stessi e i loro doveri giornalieri alla Protezione della Vergine Maria, sotto il cui mantello, da questa Regola, Noi rimettiamo la protezione del Nostro Ordine e di tutti quelli che Noi serviamo per amore di Suo Figlio. Amen.

Raccomandiamo a tutti quelli desiderosi di unirsi all’Ordine, di leggere prima questo breve articolo sull’obbligo morale imposto dall’Impegno della Nostra Regola

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